GIULIANOVA – Non è trascorso il rischio che il posto di polizia ferroviaria di Giulianova e la Sezione di polizia postale di Teramo chiudano. Sull’argomento torna il sindaco di Giulianova, Francesco Mastromauro, dopo l’allarme lanciato nello scorso mese di marzo. «La pressione si è allentata sull’errata convinzione che il piano del Viminale relativo alla riduzione dei presidi di polizia fosse stato accantonato. Ma così non è – spiega Mastromauro -. Da quel che so entro il primo trimestre del 2015 si saprà quanto arretrerà lo Stato sotto il profilo della sicurezza. Secondo il piano di “razionalizzazione” del Ministero dell’Interno, sono 189 gli uffici della Polizia di Stato destinati alla chiusura, la Polfer passerà dagli attuali 212 uffici a 163, la Polizia Postale dagli attuali 101 presidi a 27. La probabile chiusura in provincia di Teramo porterà forti contraccolpi nei confronti del bisogno di sicurezza dei cittadini, esposti ad una criminalità diffusa e sempre più aggressiva». Secondo Mastromauro, se a questo si aggiunge la probabile soppressione della Prefettura, della Camera di commercio, dell’Enel e dell’Ato in favore dell’Aquila, «si comprende bene l’urgenza di una mobilitazione generale che coinvolga, senza farne né questione di campanile né di appartenenze politiche, i sindaci, il presidente della Provincia, e tutti i nostri rappresentanti istituzionali, da quelli che siedono in Regione ai deputati e senatori. Insomma, un fronte comune per evitare che il nostro territorio provinciale venga desertificato».
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